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            O Eterno, non correggermi nella tua ira, e non castigarmi nel tuo cruccio.
                            
                
                        
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            Abbi pietà di me, o Eterno, perché son tutto fiacco; sanami, o Eterno, perché le mie ossa son tutte tremanti.
                            
                
                        
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            Anche l’anima mia è tutta tremante; e tu, o Eterno, infino a quando?
                            
                
                        
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            Ritorna, o Eterno, libera l’anima mia; salvami, per amor della tua benignità.
                            
                
                        
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            Poiché nella morte non c’è memoria di te; chi ti celebrerà nel soggiorno de’ morti?
                            
                
                        
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            Io sono esausto a forza di gemere; ogni notte allago di pianto il mio letto e bagno delle mie lacrime il mio giaciglio.
                            
                
                        
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            L’occhio mio si consuma dal dolore, invecchia a cagione di tutti i miei nemici.
                            
                
                        
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            Ritraetevi da me, voi tutti operatori d’iniquità; poiché l’Eterno ha udita la voce del mio pianto.
                            
                
                        
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            L’Eterno ha udita la mia supplicazione, l’Eterno accoglie la mia preghiera.
                            
                
                        
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            Tutti i miei nemici saran confusi e grandemente smarriti; volteranno le spalle e saranno svergognati in un attimo.