2Mi baci egli de’ baci della sua bocca!... poiché le tue carezze son migliori del vino.
3I tuoi profumi hanno un odore soave; il tuo nome è un profumo, che si spande; perciò t’aman le fanciulle!
4Attirami a te! Noi ti correremo dietro! Il re m’ha condotta ne’ suoi appartamenti; noi gioiremo, ci rallegreremo a motivo di te; noi celebreremo le tue carezze più del vino! A ragione sei amato!
5Io son nera ma son bella, o figliuole di Gerusalemme, come le tende di Chedar, come i padiglioni di Salomone.
6Non guardate se son nera; è il sole che m’ha bruciata; i figliuoli di mia madre si sono adirati contro di me; m’hanno fatta guardiana delle vigne, ma io, la mia vigna, non l’ho guardata.
7O tu che il mio cuore ama, dimmi dove meni a pascere il tuo gregge, e dove lo fai riposare sul mezzogiorno. Poiché, perché sarei io come una donna sperduta, presso i greggi de’ tuoi compagni?
8Se non lo sai, o la più bella delle donne, esci e segui le tracce delle pecore, e fa’ pascere i tuoi capretti presso alle tende de’ pastori.
9Amica mia io t’assomiglio alla mia cavalla che s’attacca ai carri di Faraone.
10Le tue guance son belle in mezzo alle collane, e il tuo collo è bello tra i filari di perle.
11Noi ti faremo delle collane d’oro con de’ punti d’argento.
12Mentre il re è nel suo convito, il mio nardo esala il suo profumo.
13Il mio amico m’è un sacchetto di mirra, che passa la notte sul mio seno.
14Il mio amico m’è un grappolo di cipro delle vigne d’En-ghedi.
15Come sei bella, amica mia, come sei bella! I tuoi occhi son come quelli dei colombi.
16Come sei bello, amico mio, come sei amabile! Anche il nostro letto è verdeggiante.
17Le travi delle nostre case sono cedri, i nostri soffitti sono di cipresso.